ASTROFOTOGRAFIA A STRATI, PRIMI PASSI…
TUTORIAL PHOTOSHOP (esempio su M 42)
Questa tecnica di ripresa e di montaggio delle immagini consente di ottenere
una buona leggibilità della fotografia astronomica in tutte le zone di maggior interesse preservando le sfumature più tenui senza dover sacrificare le parti più brillanti e quindi saturate
a causa della lunga esposizione e dalla presenza di stelle lunimose.
In fase di ripresa occorrerà riprendere il soggetto con almeno 3 sequenze di esposizione:
una per la zona periferica, una per la zona brillante (senza saturare le stelle) e una terza
o altre intermedie che consentono in fase di elaborazione di creare una sorta di ponte,
di sfumatura, fra l’elaborato delle pose più lunghe e l’elaborato delle pose più brevi.
Per elaborato intendo che occorrerà mediare o sommare le pose con gli ormai noti
Software: Deep sky stacker, Photoshop, Maxim dslr ecc…
PHOTOSHOP
In Photoshop occorrerà aprire le immagini da montare già calibrate, bilanciate ed elaborate
con la stessa tecnica:
Copiare strato su strato le immagini partendo dalla posa più breve (sotto per prima)
Via via fino alla posa più lunga che apparirà davanti a tutte!
La tecnica è quella del seleziona + copia + incolla: control A + control C + control V.
In questo frangente e buona cosa tenere aperta la finestra dei livelli. (finestra/livelli)
Una volta impilate le immagini occorre strato su strato regolare l’opacità nella finestra livelli al 50% per vedere se le stelle sono allineate (errori di inseguimento del telescopio).
Una volta verificato l’allineamento (o registro) delle immagini si procede per gradi:
selezionare con lo strumento lazo l’area satura in primo piano in prossimità del bordo
e dal menù selezione dare una sfumatura di almeno 40 pixel, a questo punto
premere il tasto CANC ed il passaggio continuerà livello su livello fino a raggiungere
il cuore della zona più brillante!
Buon lavoro!
TUTORIAL PHOTOSHOP (esempio su M 42)
Questa tecnica di ripresa e di montaggio delle immagini consente di ottenere
una buona leggibilità della fotografia astronomica in tutte le zone di maggior interesse preservando le sfumature più tenui senza dover sacrificare le parti più brillanti e quindi saturate
a causa della lunga esposizione e dalla presenza di stelle lunimose.
In fase di ripresa occorrerà riprendere il soggetto con almeno 3 sequenze di esposizione:
una per la zona periferica, una per la zona brillante (senza saturare le stelle) e una terza
o altre intermedie che consentono in fase di elaborazione di creare una sorta di ponte,
di sfumatura, fra l’elaborato delle pose più lunghe e l’elaborato delle pose più brevi.
Per elaborato intendo che occorrerà mediare o sommare le pose con gli ormai noti
Software: Deep sky stacker, Photoshop, Maxim dslr ecc…
PHOTOSHOP
In Photoshop occorrerà aprire le immagini da montare già calibrate, bilanciate ed elaborate
con la stessa tecnica:
Copiare strato su strato le immagini partendo dalla posa più breve (sotto per prima)
Via via fino alla posa più lunga che apparirà davanti a tutte!
La tecnica è quella del seleziona + copia + incolla: control A + control C + control V.
In questo frangente e buona cosa tenere aperta la finestra dei livelli. (finestra/livelli)
Una volta impilate le immagini occorre strato su strato regolare l’opacità nella finestra livelli al 50% per vedere se le stelle sono allineate (errori di inseguimento del telescopio).
Una volta verificato l’allineamento (o registro) delle immagini si procede per gradi:
selezionare con lo strumento lazo l’area satura in primo piano in prossimità del bordo
e dal menù selezione dare una sfumatura di almeno 40 pixel, a questo punto
premere il tasto CANC ed il passaggio continuerà livello su livello fino a raggiungere
il cuore della zona più brillante!
Buon lavoro!
Michele Bortolotti C.A.V.
3 comments:
una parola solo: "WOW" ... incredibile..
stai diventando veramente forte con photoshop.
Ciao Gabriele,
io sto cercando di imparare, ma il post è stato scritto da Michele "Fly By Night" un astrofilo di grande bravura e tecnica che, di quando in quando, fa visita su questo blog per lasciare qualche "dritta" tecnica per noi che stiamo imparando..
Ciao
Davide
Bravo michele!E' in pratica un' HDR. La faccio anch'io con le immagini notturne di panorami con photomatix ed ho letto che x orione è xfetta qsta tecnica (lodriguss docet).
Davvero un ottimo risultato!
Salutissimi!
Ps complimenti x orione davvero sorprendenti le sfumature!
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