Saturday, February 13, 2010

M35 - Test riduttore di focale COMA per schema ACF

Il meteo incerto e l'umidità molto elevata, mi hanno dato l'opportunità di utilizzare l'intera serata per una serie di prove.
Da oltre un anno tenevo nel cassetto il riduttore di focale della ditta Coma, progettato per lavorare in abbinamento allo schema ottico ACF.
Un precedente test con la Canon 350D aveva evidenziato che, su sensori grossi, il riduttore genera un pesante astigmatismo ai bordi del campo.
La prova di stasera è stata invece effettuata allo scopo di capire se, in abbinamento al sensore Sony ICX285AL della mia Magzero (1392x1040 pixels, dimensione singolo pixel 6,45 micron), i risultati potessero essere accettabili.
Ho cercato un ammasso aperto per essere certo che il segnale potesse superare la cappa di umidità e perchè un soggetto di quel tipo avrebbe svelato molto bene i limiti del riduttore.
Durante la procedura di messa a fuoco su Betelgeuse, ho subito notato la presenza di due evidenti riflessi, ne attribuisco senza dubbio la causa al riduttore, visto che in situazioni analoghe, ma senza riduttore non si erano mai presentati.
L'immagine risultante è questa:


L: Media di 21 pose da 3 minuti
R,G,B: Media di 10 pose da 1 minuto per ogni canale, binning 2x2
Immagine risultante: L:63 min, R: 10 min, G: 10 min, B: 10 min
MZ2-Pro su LX200 ACF
Riduttore di focale Coma
Set di filtri LRGB Meade
No dark
No flat

Elaborazione Deep Sky Stacker, Maxim DL e Photoshop
Luogo di ripresa: La Loggia (TO) m. 232 slm

Dalle dimensioni del campo inquadrato ho derivato il rapporto di riduzione, che stimo in circa 0,8X, il rapporto F/10 nativo viene perciò ridotto ad F/8.
Le stelle ai bordi del campo risultano solo marginalmente affette da aberrazioni (vedere immagine qui sotto).

La mia conclusione è che il riduttore Coma può rappresentare un utile accessorio per gli astrofotografi che utilizzano sensori medio-piccoli per riprendere immagini con il proprio LX ACF.
Su stelle brillanti, tuttavia, c'è un concreto rischio di riflessi indesiderati.
Del tutto sconsigliato per visualisti e possessori di DSLR, a causa dell'astigmatismo che genera fuori dal centro dell'immagine.

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